
La stagione 2024-25 della formazione Under 19 dell’Alba Calcio prosegue con ottimi risultati.
I ragazzi di mister Pellegrino, dopo la qualificazione ai play-off del campionato regionale e la successiva eliminazione per merito dell’Acqui, sono scesi in campo per la fase a gironi della Coppa Piemonte Valle d’Aosta.
I langaroli, inseriti in un raggruppamento con i pari-età di Monregale Calcio, KL Pertusa e CBS, hanno superato brillantemente il turno con 7 punti conquistati (due successi e un pareggio).
Per accedere ai quarti di finale è stata decisiva la gara di Cuneo di sabato 3 maggio con i torinesi della CBS. Il 4-0 finale confezionato dalle reti nella seconda frazione di Palazzo, Vidotto, Negro e Giangrande certifica la supremazia di una squadra che non ha mai perso di vista il proprio obiettivo. Non è andato a segno, ma ha chiuso la gara con ben 3 assist per i compagni uno scatenato Bussi.
Abbiamo fatto il punto della situazione con il tecnico Andrea Pellegrino.
La lunga stagione della squadra prosegue alla grande, dopo l’esperienza con la fase finale del campionato regionale, avete cominciato la Coppa. Ci racconta un po’ questa fase…
«Aver allungato così tanto la stagione è un motivo di vanto perché vuol dire che siamo stati bravi a riportare una squadra giovanile di Alba su questi palcoscenici regionali. Il programma di partite è molto fitto. Stiamo affrontando la Coppa Piemonte con la giusta mentalità, i ragazzi stanno dando tutto in ogni uscita. Siamo stati anche un po’ sfortunati nella gara pareggiata 2-2 a Torino con il KL Pertusa. Ora pensiamo allo scontro a eliminazione diretta per cercare di conquistarlo».
Ora comincia la fase a eliminazione diretta. Gli stimoli non mancano. Come affronterete i prossimi appuntamenti?
«Sono i momenti più stimolanti, ma anche quelli che possono portare ai giocatori maggiori pressioni. Già nell’ultima gara di Coppa con la CBS però ci trovavamo di fronte a una situazione di questo tipo e siamo stati bravi. Da qui alla fine saranno per noi tutte finali. La Coppa Piemonte è una competizione prestigiosa faremo del nostro meglio».
Allena una squadra di ragazzi che si stanno affacciando al mondo delle prime squadre. È soddisfatto del percorso umano-calcistico che i suoi giocatori hanno fatto nel corso della stagione?
«Sono più che soddisfatto. Vederli crescere con la personalità giusta non può che farmi piacere. Abbiamo tutti ragazzi che interpretano al meglio le partite, senza mai nascondersi. Ci sono secondo me già diversi elementi che possono esprimersi anche con le prime squadre».
Qual è stato, per adesso, il migliore momento della vostra stagione?
«Non c’è stato un singolo momento perché l’intera stagione è stata positiva. Ci sono stati degli inciampi che fanno parte del percorso. Siamo stati però bravi a gestire le situazioni di difficoltà e a superarle».
Qual è stato invece l’ostacolo più arduo?
«Molto probabilmente la differenza fisica, ma soprattutto quella legata all’inesperienza con i nostri avversari in alcune situazioni. Siamo un gruppo giovanissimo con tutti 2007, qualche 2008 e un ragazzo del 2006 con poca esperienza con il calcio dei “grandi”. Quando si va ad affrontare ragazzi più esperti bisogna mettere qualcosa in più e nelle partite più importanti probabilmente questo lo abbiamo un po’ patito. È per un aspetto che avevamo messo in conto».
A livello personale come si è trovato con questo gruppo che conosce ormai molto bene? E cosa si aspetta dal futuro?
«Le qualità umane di questo gruppo di giovani sono di altissimo livello. Tutti i ragazzi che si sono aggiunti si sono sempre inseriti con assoluta facilità. Il discorso legato alla parte tecnico-tattica passa quindi in secondo piano. Per il futuro, naturalmente vedremo quali saranno le scelte della società, ma io voglio sempre crescere. È parte del mio carattere, del mio Dna come mister».
Enrico Longo