
A volte confrontarsi con chi scende sul tappeto verde è la miglior chiave di lettura per cogliere strategie e analizzare ambizioni e risultati. Questa settimana la Rivista IDEA ha intervistato Dario Campagna, giocatore di grande esperienza, alla sua prima stagione con la maglia dell’Alba Calcio. Con la sua conoscenza del gioco fatta di letture, classe e personalità, Campagna è subito entrato nel cuore dei suoi nuovi tifosi.
Ha giocato nella sua carriera per società importanti del calcio nazionale, dagli inizi alla Juventus, passando per Verona, Piacenza, Venezia, Arezzo e Cremonese. Cosa le è rimasto di queste esperienze?
«Mi porto dietro emozioni uniche, sia a livello personale che a livello sportivo. Mi ritengo molto fortunato perché ho vissuto piazze e realtà molto importanti che mi hanno insegnato tanto. Ci sono stati momenti davvero indimenticabili come le promozioni ottenute con il Verona e il Venezia. Sono stati però soprattutto i momenti difficili che mi hanno permesso di crescere e maturare».
Qual è il giocatore (compagno o avversario) che l’ha impressionata di più?
«Bella domanda! A 18 anni giocavo con Giovinco e Marchisio e ho avuto la fortuna di allenarmi con Del Piero e Ibrahimovic e di giocare un’amichevole con Cristiano Ronaldo. Sono momenti unici e impossibili da dimenticare, che rimarranno per sempre. Se devo farti qualche nome ti direi Giuseppe D’Iglio, Vincenzo Alfiero, Giorgio Conrotto, Matteo Pautassi e mi fermo qui perché ne avrò dimenticato sicuramente qualcuno».
Come si sta trovando all’Alba Calcio in questa stagione?
«Qui ad Alba si sta bene. Siamo un gruppo sano e giovane che lavora con entusiasmo per provare a diventare una squadra forte in grado di raggiungere risultati di prestigio».
Il primo importante obiettivo è stato centrato con la conquista della Coppa Italia vinta a Vinovo a inizio anno. Che esperienza è stata?
«Quella del 6 gennaio è stata una giornata indimenticabile, un altro momento da ricordare con grande felicità. Abbiamo messo in bacheca un trofeo che personalmente non avevo mai vinto. Abbiamo fatto un percorso che ci ha permesso di crescere come squadra e gruppo».
Ha tanta esperienza, a qualsiasi livello. Cosa cerca di trasmettere ai suoi compagni più giovani?
«Mi impegno per trasferire la cultura del lavoro, che per svariati motivi si è un po’ persa in questi ultimi anni. Non esistono scorciatoie. Per raggiungere qualunque obiettivo personale e di squadra bisogna lavorare, far fatica e crederci sempre. Penso siano fondamentali valori come il rispetto dentro e fuori dal campo. Anche il gesto di lasciare lo spogliatoio pulito aiuta a diventare grandi».
Ci sono tante squadre competitive nelle prime posizioni del Girone B di Eccellenza. Cosa dovrà fare l’Alba Calcio per continuare a giocarsela fino alla fine?
«L’Alba Calcio dovrà lottare fino alla fine per cercare di essere protagonista in un girone molto bello e combattuto. Cuneo, Valenzana e Pinerolo, senza dimenticare squadre forti come la Luese, daranno battaglia fino all’ultima giornata e ci sarà da divertirsi. Noi dobbiamo essere bravi a giocare partita per partita e metterci alla prova, cercando di alzare sempre l’asticella per capire fino a dove possiamo arrivare».
Enrico Longo – Ideawebtv.it