Questa settimana approfondiamo un altro progetto legato al mondo dell’Alba Calcio, quello relativo alla formazione Special pronta a scendere in campo per i primi appuntamenti di una stagione che si preannuncia scoppiettante.
Alessandro Scarzella, nuovo dirigente responsabile del progetto, ci racconta tutto nel dettaglio, a partire dalla storia.
Ci parli un po’ del progetto Alba Calcio Special.
«Nei primi anni, questa iniziativa si è sviluppata come progetto sportivo rivolto ai residenti della comunità di Villa Ottavia a Corneliano d’Alba su iniziativa di Daniele Sobrero e Giovanni De Bellis, rispettivamente presidente e vicepresidente della allora Asd Corneliano Roero. Tre anni fa, con la creazione di un vero e proprio campionato FIGC dedicato a persone con disabilità, si è registrata una svolta con la creazione della prima squadra Alba Calcio Special sotto l’egida della società Alba Calcio, sempre su iniziativa di De Bellis. Nel primo anno, il nucleo di giocatori proveniva dalla formazione di calcio a 5 del Centro Riabilitazione Ferrero, in seguito sono state coinvolte altre realtà e anche altri giocatori del territorio. Dal primo anno la squadra è seguita dal mister Paolo Camera a cui si sono poi aggiunti altri collaboratori. Quest’anno le divise da gioco sono state gentilmente offerte dalla Piero Mollo Srl».
Quanto è importante lo sport per persone con disabilità?
«Lo sport, come tante altre attività, è fondamentale per persone con disabilità per diversi aspetti: in primis facilita le relazioni attraverso il gioco e la condivisione di esperienze vissute insieme, permette la creazione di un’identità ben precisa come elemento attivo di una squadra e di una società sportiva, promuove inoltre il rispetto dell’altro e delle regole, permette infine alla persona di allenare il fisico creando benessere mentale».
Il 16 novembre, al Michele Coppino, si terrà il Memorial Enzo Demaria, ci racconti qualcosa in più su questa manifestazione.
«Il torneo nasce dalla collaborazione tra l’associazione Veterani dello Sport del presidente Giulio Abbate e il Panathlon Club Alba 2000 del presidente Giovanni Barbero con l’intento di ricordare, anche alle nuove generazioni, il sindaco Demaria, uomo che si è sempre fatto promotore di iniziative verso le fasce più fragili del territorio albese. Sarà emozionante ricordarlo con questo triangolare di calcio disability».
Oltre il torneo che aprirà la stagione quali saranno gli impegni della squadra nel corso della stagione?
«La squadra Alba Calcio Special partecipa al campionato FIGC, che prevede lo svolgimento di due o tre partite mensili, il sabato mattina, al centro sportivo di Orbassano. In settimana, i ragazzi si allenano il martedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16, presso gli impianti sportivi della società Asd Santa Margherita, nel quartiere Moretta di Alba».
Quali sono gli obiettivi di questo progetto?
«Sicuramente quello di perseguire dei risultati non è il primo obiettivo di un’iniziativa che ha come motivazione principale l’idea di creare un ambiente favorevole e divertente per i giocatori che ne fanno parte. Tra giocatori che prima non si conoscevano sono nate nuove amicizie con frequentazioni al di fuori del calcio e noi siamo molto felici di questo. Siamo convinti che lo sport non possa prescindere da valori fondamentali come il rispetto, l’ascolto e il sostegno tra le persone, che sono già capisaldi della condotta dei componenti della squadra. Infatti la loro sportività e la loro dedizione sono esemplari. Tra le prospettive del progetto c’è quella di dare anche ad altre persone interessate la possibilità di far parte di questa sana e coinvolgente realtà».